Come utilizzare un metal detector – consigli pratici per principianti e non

Quando ci si avvicina all’attività di ricerca dei metalli per la prima volta, è molto probabile che ancora non si sappia perfettamente come utilizzare un metal detector. Conoscere a fondo le caratteristiche tecniche del proprio strumento ed aver appreso l’importanza di alcuni piccoli accorgimenti può essere infatti molto utile per garantirsi una ricerca più efficace e sicura.

Una certa manualità nell’utilizzare il cercametalli risulta fondamentale soprattutto quando si tratta di dover impostare le funzionalità a seconda delle diverse caratteristiche del territorio e delle vostre esigenze di ricerca.

D’altronde durante tutta l’attività di sondaggio sul territorio sarete voi ed il vostro strumento, non trovate sia necessario conoscerlo a fondo?

Consigli per un uso ottimale

Anzitutto, è sempre importante prestare molta attenzione verso il proprio metal detector, così da assicurarsi una ricerca efficiente ed una lunga durata dello strumento. Già in fase di accensione, ad esempio, vi conviene avviare lo strumento soltanto quando la piastra di ricerca è già collegata, così da evitare danni di qualunque tipo.

Ma prendersi cura del proprio cercametalli significa anche procurarsi le giuste batterie per l’alimentazione. Si è spesso parlato della possibilità di utilizzare batterie ricaricabili, soprattutto per i cercatori che utilizzano spesso il metal detector e vogliono in qualche ammortizzare la spesa, ma non è detto che si tratti di una soluzione realmente efficace.

Rispetto alle tradizionali pile alcaline, queste hanno una tensione più bassa, che può comportare una limitazione delle prestazioni dello strumento stesso. Va da sé che la scelta delle batterie tradizionali è quindi la migliore, soprattutto se si vuole ottenere la massima efficienza del metal detector.

Soprattutto quando si esce per andare a “spazzolare”, conviene allora portare alcune pile di scorta, così da avere sempre lo strumento nelle migliori condizioni di lavoro possibile.

Il nostro consiglio è anzi quello di togliere le batterie quando ancora non sono del tutto scariche, così da poterle utilizzare per oggetti di uso comune a più basso consumo, riuscendo comunque a risparmiare sui costi.

Se ancora non l’hai acquistato, potrebbe interessarti la guida all’acquisto per il miglior metal detector.

Le frequenze di lavoro del cercametalli

A proposito della conoscenza approfondita dello strumento, risulta davvero di fondamentale importanza che il cercatore sappia quali sono le frequenze di lavoro di un metal detector. Se ne riconoscono essenzialmente due:

  • frequenze basse; si tratta generalmente di frequenze larghe, che riescono quindi a penetrare più facilmente nel terreno, ma hanno anche bisogno di oggetti dalla superficie ampia per poter rimbalzare e tornare indietro alla bobina ricevente dello strumento. Sono pertanto adatte in presenza di terreni altamente mineralizzati, soprattutto quando si deve operare una ricerca in profondità, escludendo però oggetti di piccole dimensioni
  • frequenze alte; tendenzialmente più strette, hanno quindi una maggiore difficoltà a penetrare nel terreno, ma vengono riflesse facilmente dagli oggetti di piccole dimensioni. Ideali quando si tratta della ricerca di reperti, monete, gioielli e piccole pepite.

Come utilizzare un metal detector in fase di ricerca

Spesso, quando si comincia a sondare il territorio, ci si domanda infatti se utilizzare la discriminazione dei metalli o meno. Qual è la soluzione migliore allora: scegliere di eliminare la spazzatura ferrosa o non rischiare di perdere proprio nessun oggetto?

In realtà, le opzioni sono entrambe corrette. Dipende ovviamente dal terreno in cui ci si trova: se state lavorando in una zona ricca di rifiuti metallici, allora diventa indispensabile ricorrere alla discriminazione; in caso contrario, potete comunque accettare la segnalazione di metalli di poco valore, che possono rivelarsi comunque utili ai fini della vostra ricerca. Se vi trovate in un luogo del tutto nuovo, di cui non conoscete nulla, potrebbe convenirvi cominciare a “spazzolare” la zona senza discriminazione, così da capire se può esservi utile usarla o meno.

Una volta impostate le funzionalità del vostro metal detector e cominciato a scandagliare il terreno, cosa fare nel caso in cui lo strumento segnali la presenza di un oggetto?

Anzitutto, non appena sentite il segnale, cominciate a girare intorno al bersaglio: se non percepite alcun mutamento della tonalità, è molto probabile che abbiate individuato con certezza la localizzazione dell’oggetto; viceversa, nel caso in cui invece il tono dovesse mutare col vostro movimento, è probabile che si tratti invece di reperti multipli o dalla forma irregolare. Può anche succedere che il suono scompaia del tutto, indicandovi così che l’oggetto ritrovato possa essere un rifiuto o un metallo di pochissimo valore.

Nel caso in cui il vostro metal detector abbia individuato un obiettivo metallico di valore, il consiglio è quello di utilizzare un pinpointer per riuscire ad avere una posizione più precisa dell’oggetto.

Potete sceglierne se utilizzarne uno esterno al vostro cercametalli, più preciso e funzionale, oppure se avvalervi della funzionalità specifica dello strumento. Al di là della localizzazione precisa dell’oggetto rilevato, questo strumento può aiutarvi anche a capirne meglio la forma o la profondità a cui si trova.

Eccoci arrivati al termine di questo articolo per spiegare come utilizzare un metal detector.

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